Top Left Link Buttons
  • Inglese
  • Tedesco
  • Francese
  • Russo
  • Cinese semplificato
  • Italiano
  • Spagnolo
  • Arabo
  • Persiano
  • Greco

Allgemein

Category Archives

Appello urgente ai capi di governo all’assemblea generale dell’ONU

Di Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institute

Sempre più persone nel mondo sono preoccupate di ciò che poche voci autorevoli affermano pubblicamente: lo scontro tra la NATO e Russia e Cina si sta intensificando al punto che una guerra nucleare rischia di diventare una certezza, se non cambieremo politica. Il collasso mondiale del mercato azionario che è seguito al “Lunedì Nero” ha cancellato 5.000 miliardi di dollari, che quasi immediatamente sono confluiti nelle tasche di qualche speculatore, dopo che le banche centrali hanno rimesso in moto le loro zecche elettroniche in grande stile.

Il meltdown del sistema finanziario transatlantico è stato dunque dilazionato, nel breve periodo, grazie a una gigantesca dose di “Quantitative Easing” – lo spargimento incondizionato di denaro dall'”elicottero monetario” per cui era diventato noto in passato l’ex governatore della Federal Reserve Ben Bernanke. È questo crac finanziario di Wall Street e della City la vera sorgente del pericolo di guerra, molto più di quanto possano esserlo la Russia o la Cina.

“La Russia si sta preparando a rispondere ad un conflitto con la NATO, e la NATO si sta preparando per un possibile tale conflitto”, dice un recente studio dell’European Leadership Network, composta da ex Ministri della Difesa europei e russi, e numerosi esperti militari. La modernizzazione delle armi nucleari tattiche dispiegate in Europa, lo stazionamento di sistemi di difesa antimissile (BMD) nell’Europa dell’Est e la dottrina del primo colpo della NATO non permette di trarre conclusioni diverse. La Russia e la Cina hanno reagito alla minaccia con la modernizzazione del proprio arsenale nucleare e con lo sviluppo di missili supersonici, che potrebbero annientare i sistemi della NATO. Se questa guerra fosse combattuta, vi sarebbero altissime probabilità per l’umanità di essere spopolata o sterminata.

La dolorosa crisi dei migranti in corso in Europa, frutto di una serie di guerre, giustificate da menzogne, nell’Asia sudoccidentale e nell’Africa settentrionale, dovrebbe allarmare tutto il mondo, in quanto dimostra che sta crollando l’intero sistema della comunità internazionale. Ognuno delle decine di migliaia di morti inghiottiti dal Mediterraneo; ognuno delle centinaia di migliaia di esseri umani ora in viaggio, esposti alla violenza dei terroristi; ognuno dei milioni che sono stati sradicati e ora sono rifiugiati in qualche luogo, rappresenta una tonante imputazione per coloro che sono responsabili di questi crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Un nuovo orientamento

Dov’è l’istituzione che ancora può intervenire, anche se all’ultimo minuto? Dov’è la corte mondiale davanti alla quale questo grande crimine possa essere giudicato? Siamo, come umanità, collettivamente capaci di deviare dalla traiettoria che minaccia di portarci all’autodistruzione?

Se una simile istituzione esiste, questa è la prossima assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dove si riuniranno i capi di stato e di governo dal 24 settembre al primo ottobre. È a Manhattan che il destino dell’umanità verrà dibattuto davanti agli occhi del mondo intero e si potrà concordare su una veduta comune per un futuro migliore. O in altre parole: dove verranno stabiliti i presupposti per vedere se avremo del tutto un futuro.

C’è una soluzione alla crisi esistenziale, da individuare in un paradigma integralmente nuovo; la soluzione deve consentire il recupero dell’identità dell’umanità come specie creativa, e deve consapevolmente annunciare una nuova era per l’umanità.

Lyndon LaRoche ha insistito, in un appello d’urgenza del 26 agosto scorso, che solo l’immediato ripristino della separazione bancaria con la Legge Glass-Steagall – esattamente come quella voluta da Franklin D. Roosevelt nel 1933 – può proteggere l’economia reale dagli effetti dell’incombente collasso finanziario. Wall Street è in una bancarotta senza speranze. E’ necessaria quindi una mobilitazione a tutto campo per indurre il Congresso americano a chiudere preventivamente Wall Street, adottando la Legge Glass-Steagall. Giacché la crisi è globale, il regime di separazione bancaria dovrà essere stabilito a livello internazionale; cioè il sistema finanziario globale dovrà essere sottoposto a una procedura di riorganizzazione fallimentare e al suo posto dovrà essere stabilito un sistema creditizio, al fine di ripristinare le necessarie modalità di produzione reale ad alta intensità di capitali.

L’indebitamento totale del sistema finanziario globale, stimato intorno ai 2 milioni di miliardi di dollari, è per il 90% in contratti derivati, ed è ancor meno sostenibile del debito greco. Solo se faremo chiudere i battenti al casinò finanziario – cioè se cancelleremo la parte virtuale e tossica del settore bancario proteggendo la porzione del sistema bancario che è a servizio dell’economia reale – vi potrà essere una ripresa dell’economia fisica, il che equivarrà a scongiurare la guerra.

Le fondamenta sono state gettate

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è probabilmente l’ultima occasione di adempiere a una tale riorganizzazione. È forse una storica coincidenza che la seduta avrà luogo a Manhattan, luogo in cui il primo Ministro del Tesoro degli Stati Uniti d’America, Alexander Hamilton, pose le basi del Sistema Americano di Economia Politica e assicurò il principio della Banca Nazionale. Fu proprio sul solco della traduzione hamiltoniana che negli anni Trenta del secolo scorso Franklin D. Roosevelt portò l’America fuori della Depressione, con la Legge Glass-Steagall e dando vita alla Reconstruction Finance Corporation (RFC). A queste fu ispirata la ricostruzione post-bellica della Germania, tramite la Kreditanstalt fuer Wiederaufbau (KfW, la Cassa per il Credito alla Ricostruzione). Per questo si è potuto parlare di un miracolo economico tedesco.

Una tale miracolo è necessario, oggi, in molte regioni del mondo, e il suo compimento è alla nostra portata. Il Presidente cinese Xi Jinping propone dal 2013 un piano di costruzione della Nuova Via della Seta, come modello di cooperazione economica tra le nazioni, con la prospettiva del mutuo sviluppo, altrimenti detta cooperazione “win-win”.

Dal vertice dei BRICS a Frontaleza, in Brasile, l’anno scorso, si è sviluppata una inedita dinamica di cooperazione tra le nazioni coinvolte e quelle dall’America Latina, dell’Asia, dell’Africa, e perfino alcune europee, per la costruzione di progetti infrastrutturali da tanto tempo in stato di urgenza: il Canale del Nicaragua, la ferrovia transcontinentale tra il Brasile e il Perù, alcune gallerie tra Argentina e Cile (cioè tra il Pacifico e l’Atlantico), la cooperazione nel settore nucleare tra le nazioni dei BRICS e quelle in via di sviluppo, i progetti congiunti di ricerca spaziale, ecc. Vi è stata un’esplosione di sviluppi, che erano stati impediti per decenni. La costruzione del Nuovo Canale di Suez in un solo anno è sintomatica di tale nuovo spirito.

Ciò che ora si chiede ai capi di stato e di governo riuniti all’Assemblea Generale è che essi dimostrino la capacità di presentare una prospettiva per l’umanità. Le fondamenta sono state gettate. La costruzione della Cintura economica della Via della Seta e della Via della Seta marittima – ‘Una cintura, una via’ – e la sua integrazione con l’Unione Economica Eurasiatica sono in pieno svolgimento. Molti stati dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa stanno già facendo avanzare il loro sviluppo per mezzo della cooperazione con i paesi dei BRICS. Tutti i problemi del mondo potrebbero essere risolti se questa Assemblea Generale riuscisse a convincere le nazioni europee e gli Stati Uniti a rendere operose, in cooperazione con i BRICS, le regioni del mondo che stanno attualmente implodendo in condizioni di guerra, carestia, mancanza d’acqua, epidemie e terrorismo”.

Se questa Assemblea Generale sarà capace, nell’ambito della Nuova Via della Seta che sta diventando il Ponte Terrestre Mondiale capace di collegare tra loro i popoli, di adottare una prospettiva di sviluppo comune, in primo luogo per l’Asia sudoccidentale e per l’Africa, ma anche per l’America Centrale e Meridionale, con il coinvolgimento di Russia, Cina, India, Iran, Egitto, Germania, Francia, Italia e altre nazioni europee, e degli Stati Uniti d’America, allora sarà relativamente semplice neutralizzare il terrorismo, in modo che i popoli delle regioni più colpite entrino in una prospettiva per il loro futuro, cioè possano ricostruire i loro Paesi dal punto di vista economico. Qui abbiamo l’unica possibilità di dare ai popoli, che ora fuggono dalle guerre e dal terrore, la speranza della propria patria, e di arrestare le nuove migrazioni di milioni di esseri umani in un’Europa e in un’America che sono sovraccariche.

La geopolitica e l’idea di risolvere i conflitti con le guerre minacciano, in un’epoca di armi termonucleari, lo sterminio della specie umana; devono essere sostituite dall’idea dei fini comuni dell’umanità, per il cui compimento devono partecipare tutte le nazioni del mondo. Se i capi di stato e di governi e altri rappresentanti riusciranno a ispirare le relative nazioni dello stesso spirito che devono avere ora, nel momento del massimo pericolo per la sopravvivenza dell’umanità, osando uscire dai sentieri battuti delle regole oligarchiche, e giungendo ad accordi sui progetti delle grandi opere per il futuro dell’umanità, allora potremo avere fiducia nel coraggio di risolvere tutti, diciamo tutti, i problemi di oggi, ed avviare una nuova era per l’umanità – un’era in cui l’umanità sarà davvero umana e condurrà le proprie leggi e le proprie attività sulla Terra in armonia con le leggi dell’ordine della creazione, cioè con il cosmo.

Solo in questo modo potremo sopravvivere come specie. I capi di stato e di governo saranno valutati secondo questo metro, all’assemblea generale dell’ONU. L’umanità avrà alle spalle una storia di mostri, oppure di individui straordinari, che nel momento decisivo seppero incarnare un amore tenero e appassionato per l’umanità, e sollecitare una nuova fase nella sua evoluzione.