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Conferenza Internazionale dello Schiller Institute, Berlino, 25-26 giugno 2016

Conferenza Internazionale dello Schiller Institute

Berlino, 25-26 giugno 2016

La conferenza internazionale dello Schiller Institute che si è tenuta a Berlino il 25-26 giugno ha riunito oltre trecento persone di ventiquattro nazionalità e quattro continenti, per condurre un dialogo profondo e intenso sul nuovo paradigma di cooperazione e sviluppo globali, fondato sul dialogo tra le civiltà e la creatività propria dell’umanità, in modo da arrestare la deriva verso la guerra mondiale. I partecipanti erano fortemente preoccupati dal crescere delle tensioni dovute alle provocazioni geopolitiche dell’Occidente nei confronti della Russia e della Cina, che potrebbero condurre a un conflitto termonucleare, e hanno approvato una risoluzione che chiede l’immediata cessazione delle sanzioni contro la Russia e la Siria. Porre fine alla guerra e ricostruire la Siria e l’Asia sudoccidentale è stato uno dei punti focali della conferenza, durante la quale la dott.ssa Bouthania Shabaan, esponente della Presidenza della Siria, al termine di un proprio messaggio videoregistrato ha partecipato in diretta a un commovente dibattito disponibile in questa pagina.

H.E. Dr. Bouthaina Shaaban, Presidency of the Syrian Arab Republic, delivered her address by means of a video recording titled, “Reconstruction with Syrian Characteristics: Rebuilding a Truly Diverse and More Secure World Based on the Lessons of the Syrian Experience.” After the playing of her video, she joined the conference by Skype to answer questions. The transcript of her address is followed here by notes of the discussion by Skype.

I partecipanti alla conferenza sono stati invitati a seguire la sera del 25 giugno un “Dialogo delle Culture Musicale”, cioè un’esecuzione nella Chiesa di San Matteo nel quartiere Steglitz di un programma musicale nel La verdiano (La = 432 Hz) con la Camerata Geminiani, il coro dello Schiller Institute, un coro cinese e un coro russo. Insieme a composizioni classiche, sono state cantate canzoni popolari cinesi, russe e ucraine, per il diletto di quasi cinquecento ascoltatori e dei circa centocinquanta esecutori. La musica ha dimostrato che possiamo uscire dall’abisso soltanto con un nuovo paradigma di relazioni umane e diplomatiche, tramite un rinascimento della bellezza e la promozione dei più alti risultati culturali delle singole civiltà a confronto.

HZL-screenshot

Le sessioni della conferenza

La prima sessione, intitolata “La crisi strategica è più pericolosa che al culmine della Guerra Fredda”, è stata animata da Helga Zepp-LaRouche, fondatrice e presidente dello Schiller Institute, da Chas Freeman, ex ambasciatore americano in Arabia Saudita, dall’ex colonnello Alain Corvez, ex consigliere dei Ministeri francesi per la Difesa e degli Interni, dall’ex luogotenente colonnello Ulrich Scholz, un tempo pilota di caccia, pianificatore e docente per la NATO sulla guerra aerea e dall’economista americano e statista Lyndon LaRouche.

Della “crisi del sistema finanziario e come superarla”, titolo della seconda sessione, hanno parlato Jacques Cheminade, candidato alla Presidenza della Repubblica Francese, Marco Zanni, presidente della delegazione del M5S presso la Commissione del Parlamento Europeo per gli Affari Economici e Monetari, Daisuke Kotegawa, dell’istituto giapponese Canon ed ex rappresentante nipponico presso il FMI e Leonidas Chrysanthopoulos, ex ambasciatore greco in Polonia, Canada e Armenia ed ex Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica del Mar Nero (BSEC).

La terza sessione è stata dedicata a “Il nuovo paradigma rappresentato dalla politica ‘Una Cintura – Una Via’”. Hanno parlato la dott.ssa Ren Lin, ricercatrice sul tema presso l’Accademia Cinese di Scienze Sociali (CASS), Hamid Sidig, ambasciatore e rappresentante straordinario della Repubblica Islamica dell’Afghanistan presso la Germania e Egbert Drews, membro della berlinese Marwiko AG.

I lavori hanno proseguito la domenica con un’iniziale sessione sulla “Via della Seta, nuovo paradigma”, principalmente dedicata alla Siria e al bisogno di porre fine alla geopolitica e al terrorismo finanziato dall’estero, ed alla creazione di pace e prosperità nella regione. Dopo aver ascoltato la dott.ssa Bouthania Shabaan, i presenti hanno potuto parlare con lei per mezz’ora e portarla a precisare che è necessario occuparsi di un nuovo paradigma di sviluppo umano creativo da lei definito “una Via della Seta intellettuale”, come alternativa alla guerra e alla distruzione.

Michel Raimbaud, ex ambasciatore francese presso numerose nazioni arabe, africane e latinoamericane ed ex direttore dell’Ufficio francese per la Protezione dei Profughi e degli Apolidi (OFPRA), ha aperto la sessione successiva, dedicata alla ricostruzione della pace in accordo al diritto internazionale, in Siria come altrove. Hussein Askary, dell’EIR, ha presentato un video sulla ricostruzione di Aleppo nel contesto della Nuova Via della Seta. A seguire, ha parlato il prof. Talal Moualla, del Syria Trust for Development e direttore esecutivo del progetto “Syrian Cultural Heritage Transformation” presso il Ministero siriano per la Cultura. Hanno concluso la sessione Bereket Simon, presidente della Banca Commerciale dell’Etiopia e consigliere del Primo Ministro etiope e Fouad Al-Ghaffari, presidente dell’”Ufficio Consiliare per il Coordinamento con i BRICS” della Repubblica dello Yemen colpita dalla guerra.

La quarta sessione domenicale è stata dedicata al “Le frontiere della scienza: la nuova piattaforma economica fondata sull’economia della fusione nucleare e sul futuro dell’uomo nello spazio”. Ha parlato innanzitutto Adeline Djeutie, una consulente indipendente con un passato presso l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA). Quindi Alain Gachet, presidente della francese Radar Technologies International, e Rainer Sandau, direttore tecnico per le applicazioni spaziali e satellitari dell’Accademia Internazionale dell’Aeronautica (IAA).

Dopo un’esecuzione di musica classica, il violinista Gian Marco Sanna, fondatore e direttore del londinese Geminiani Project, ha parlato dell’importanza del diapason scientifico, voluto da Verdi e oggetto di decenni di campagne da parte dello Schiller Institute. Hussein Askary ha proseguito la quinta sessione presentando il cosiddetto “Orologio dell’elefante”, esempio di bellezza del Rinascimento Islamico e di come sia collegato con la vecchia Via della Seta. I relatori delle ultime due sessioni hanno infine animato, insieme a Helga Zepp-LaRouche e Lyndon LaRouche, una discussione su come assicurare la collaborazione internazionale sugli scopi comuni dell’umanità, concentrando le forze sulla promozione del principio della creatività presente in ogni individuo umano.

NP-Sanna


Risoluzioni della conferenza internazionale dello Schiller Institute

Berlino, 25-26 giugno 2016

Risoluzione per la Russia e la Siria: togliere le sanzioni contro Siria e Russia per tornare alla pace

Conferenza dello Schiller Institute, 25-26 giugno, Berlino, Germania

I partecipanti riuniti alla conferenza dello Schiller Institute su “Creare un futuro comune per l’umanità ed un Rinascimento della cultura classica” chiedono l’immediato annullamento delle sanzioni contro Siria e Russia, che sono solo uno strumento aggressivo di pressione e di escalation verso una guerra mondiale da parte delle potenze mondiali. Tali sanzioni sono un riflesso della tradizione geopolitica dell’Impero britannico contro il principio della sovranità nazionale ed il vantaggio dell’altro definiti dal Trattato di Westfalia. Facciamo appello per una conferenza internazionale per la ricostruzione della Siria basata sulla concezione vincente della Nuova Via della Seta promossa dalla Cina e chiediamo che i paesi europei e gli Stati Uniti accettino la proposta cinese di ricostruire la Siria dalla distruzione provocata dalle loro guerre in tutto il Medio Oriente.

Dobbiamo naturalmente prima sradicare il terrorismo ed essere ispirati dall’impegno delle religioni, delle culture e delle civiltà a costruire un mondo migliore per tutti noi. Dalla sua storia di unità nazionale basata sulla convergenza del meglio di diverse culture, la Siria possa diventare un segnale di bellezza per la causa della pace mondiale grazie al nostro reciproco sviluppo e alla creatività comune.

Risoluzione per lo Yemen

Conferenza dello Schiller Institute, 25-26 giugno, Berlino, Germania

La conferenza dello Schiller Institute a Berlino il 25-26 giugno trasmette il proprio sostegno di cuore alla grande nazione dello Yemen e al gruppo di studio di Fouad Al-Ghaffani. La vostra coraggiosa leadership intellettuale, letteralmente sotto il bombardamento di forze sataniche, è di ispirazione per migliaia di persone negli Stati Uniti, in America Latina e in Europa. Prendiamo il solenne impegno di batterci per estendere la Nuova Via della Seta, per la ricostruzione dello Yemen, in modo che le vite di molti uomini, donne e bambini uccisi vengano onorate in un Rinascimento dello Yemen, che ricostruirà anche le meravigliose antiche città e l’architettura. Lo Yemen deve diventare una perla tra le nazioni del Sud Ovest asiatico e del mondo molto presto!

Presentazione

Berlino, 25-26 giugno 2016 (Inglese)

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